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Business Angel: chi è? come si inserisce in una start up?

Spesso alle giovani start-up mancano i capitali finanziari e l’esperienza adeguata, elementi necessari per realizzare al meglio un’idea imprenditoriale. Ecco la situazione in cui si inserisce un Business Angel: una figura chiave per supportare le primissime fasi dell’attività d’impresa. Scopri chi sono e come possono esserti d’aiuto.


Chi è il Business Angel?

I Business Angel sono investitori informali che decidono di conferire il proprio capitale e la propria esperienza imprenditoriale per supportare la crescita di una start-up, assumendosi interamente e personalmente il rischio del proprio investimento.

Oltre alla mera componente economica (l’apporto di capitali), solitamente l’intervento di un Business Angel si caratterizza anche per il contributo di competenze manageriali, basate su conoscenze ed esperienze personali, e di un network di contatti a sostegno della crescita e dello sviluppo della start-up.

Si tratta quindi di un supporto a 360° nella fase di sviluppo embrionale di una start-up, quando comunemente al founder mancano sia i capitali sia l’esperienza necessaria per portare la propria attività verso il successo.

L’obiettivo di un Business Angel è far crescere la start-up nella quale investe in un orizzonte temporale di medio termine (normalmente 3-5 anni) con lo scopo di garantirsi un buon rendimento a scadenza, dato dalla differenza tra il capitale inizialmente apportato ed il prezzo di mercato al quale vende le proprie azioni o quote nel momento in cui disimpegna la propria partecipazione.

In Italia, la figura dei Business Angel è stata per la prima volta disciplinata dalla Legge di Bilancio del 2019, nella quale il legislatore ha disposto che essi, pur non rientrando nella categoria degli investitori istituzionali o degli intermediari finanziari, sono tenuti all’iscrizione presso un apposito registro tenuto dalla Banca d’Italia.

La ragione è semplice: l’attività di investimento di un Business Angel si caratterizza per un’elevata rischiosità, e pertanto è necessaria, a fini prudenziale, un’azione di vigilanza da parte di un ente specifico. Inoltre, sono previsti alcuni requisiti economici per la figura dei Business Angel, che devono investire almeno 50.000€ nell’arco di tre anni nella start-up innovativa alla quale partecipano.

Esistono altre modalità oltre ai Business Angel per finanziare la tua start up, come i fondi di Venture Capital e le agevolazioni start up (finanza agevolata).


Identikit dei Business Angel

I Business Angels presentano, generalmente, alcune caratteristiche comuni, sintetizzabili in:

  • una forte istruzione finanziaria,
  • un rilevante background professionale,
  • una consolidata esperienza manageriale,
  • un elevato patrimonio personale.

Spesso si tratta di ex imprenditori in pensione o di grandi manager aziendali che hanno a disposizione ingenti capitale da investire, competenze professionali e conoscenze personali tali da accompagnare una start up nella propria fase di sviluppo iniziale e nelle prime fasi di crescita.

I Business Angel investono nelle start-up spinti dal desiderio di favorire l’imprenditorialità, creare occupazione e acquisire quote societarie, che potranno poi cedere per monetizzare le proprie posizioni acquisite e guadagnare un surplus monetario rispetto al capitale inizialmente apportato.

In linea di massima, essi agiscono nella fase preliminare di un progetto imprenditoriale: si tratta della fase cosiddetta “seed-capital”, quella in cui statisticamente si riscontrano i più alti tassi di fallimento delle idee imprenditoriali, quando gli ingenti investimenti iniziali erodono il capitale sociale producendo molto spesso grosse perdite che, senza l’intervento di un operatore come un Business Angel, possono rivelarsi fatali per il destino della start-up, portando rapidamente al fallimento.

In sintesi, gli investimenti dei Business Angel presentano due caratteristiche fondamentali:

  • la natura personale dei loro finanziamenti, che comporta l’assunzione di rischi significativi, ma anche di potenziali rendimenti elevati alla scadenza dell’operazione;
  • la ricerca di investimenti in imprese private, in fase embrionale, non ancora quotate pubblicamente mercato azionario.

Come trovare un Business Angel per la propria attività?

Grazie alla Legge di Bilancio del 2019 e all’istituzione del registro ufficiale dei Business Angel tenuto presso la Banca d’Italia, per un giovane imprenditore è semplice trovare un operatore adatto per la propria start-up. Partendo dal registro, è possibile mettersi in contatto con il soggetto desiderato per provare ad attirare l’interesse del potenziale investitore.

Oltre al registro ufficiale, nel corso degli anni sono nati diversi portali telematici che offrono la possibilità di individuare i Business Angel italiani: si tratta di network di investitori, riuniti in associazioni legalmente riconosciute, che mettono a disposizione le proprie risorse e competenze per sostenere le start-up innovative nelle primissime fasi di sviluppo.

Tra i numerosi network di Business Angel italiani, possiamo citare:

  • Iban (Italian Business Angel Network): è stata la prima associazione italiana di Business Angel è un’associazione italiana che riunisce ex titolari di impresa, manager in attività o in pensione, che hanno a disposizione ingenti risorse finanziarie, un’esperienza consolidata e un ampio newtork di contatti per supportare le start-up interessate.
  • Italian Angels for Growth: è la più grande rete di Business Angel in Italia, che raggruppa più di 200 Business Angel provenienti dal mondo imprenditoriale, finanziario e industriale.
  • Club degli Investitori: raggruppa più di 150 imprenditori, che investono direttamente nelle start-up e pmi innovative in cui riconoscono un elevato potenziale di crescita.
  • WA BA Capital – We Are Business Angels: si tratta di un’associazione che ha l’obiettivo di stimolar l’imprenditorialità italiana e l’industria del Made in Italy, in particolar modo nei settori Healthcare (assistenza sanitaria), Consumer Goods (beni di consumo), Travel & Tourism (viaggi e turismo), Fashion & Luxury (alta moda e lusso), Food & Beverage (cibo e bevande) e Media & Entertainment (media e intrattenimento).

Business Angel vs Venture Capitalist

Sia i Business Angels, sia i Venture Capitalist, sono investitori che intervengono, con un sostegno non solo economico, a favore delle start-up innovative. Tuttavia, le due figure presentano significative differenze:

  • I Business Angel intervengono nella fase cosiddetta “seed”, cioè quella embrionale in cui l’idea di start-up si è appena sviluppata e l’attività non è ancora stata avviata o è già stata avviata ma ancora non ha prodotto utili; viceversa, i Venture Capitalist entrano in azione nella fase successiva, detta “early stage”, nella quale la start-up è già attiva ed ha già cominciato a generare i primi risultati positivi in termini di utili.
  • I Business Angel puntano su progetti di imprese che operano in un settore che già conoscono bene, per poter fornire un supporto che non sia solo economico, ma anche basato sulla propria consolidata esperienza; i Venture Capitalist hanno invece un approccio più aperto, focalizzato sulle potenzialità economiche del progetto, anche in settori non perfettamente conosciuti.
  • I Business Angel investono normalmente apportando un capitale di importo compreso tra i 10 mila e i 500 mila euro, mentre i Venture Capitalist hanno una soglia di investimento minimo pari a 500 mila euro. Infatti, se i primi intervengono su start-up non ancora attive o comunque di piccolissime dimensioni, i secondi si focalizzano su start-up già attive e di dimensioni più ragguardevoli, sia in termini di dipendenti, sia di fatturato: cambia cioè il peso specifico dell’investimento necessario.

Business Angel: chi è? come si inserisce in una start up? - Polo Start Up

Come i Business Angel scelgono i progetti da finanziare?

I Business Angel, potenzialmente, ricevono numerosi contatti da parte di aspiranti imprenditori e, data l’enorme rischiosità della propria attività, devono valutare attentamente i vari progetti prima di scegliere quello meritevole del finanziamento.

La valutazione avviene attraverso l’analisi delle caratteristiche del prodotto o del servizio che si vuole offrire, sul potenziale di crescita della start-up, sulla capacità manageriale e sulla motivazione dell’imprenditore.

I Business Angel, come detto, investono in start-up che si trovano nella primissima fase embrionale del loro ciclo di vita, essenzialmente per due motivi: da un lato, data l’alta rischiosità di questa tipologia di investimento, potranno ottenere rendimenti a scadenza significativamente elevati, dall’altro lato, intervenendo in questa fase possono contribuire alla crescita della startup anche apportando la propria esperienza.

Superata una prima fase di selezione delle aspiranti start-up basata sui dati generali, i Business Angel richiedono, a quelle più meritevoli, un business plan. Il business plan è un documento prospettico, che descrive dettagliatamente il progetto imprenditoriale e le prospettive economiche in un orizzonte temporale di 3-5 anni, facendo emergere, tra le altre cose, il fabbisogno finanziario di cui il progetto necessita.

Inoltre, tra i molteplici fattori che influenzano le decisioni di investimento del Business Angel, oltre all’idea e al business plan, giovano una notevole importanza anche la passione, la motivazione e la determinazione messa in campo dall’imprenditore. Fattori critici di successo possono essere anche la capacità creativa, il teamworking e il problem solving.

Paolo Mauro

Paolo Mauro

Università degli Studi di Brescia, Facoltà di Economia

Diplomato con Maturità Scientifica e laureando in Economia e Gestione Aziendale.

Appassionato in temi di corporate finance e operations management.

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