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Come aprire una startup: guida e consigli utili

Le startup sono ormai parte integrante del nostro sistema economico e sempre più persone hanno l’obiettivo di avviare la propria impresa. Aprire una startup è senza dubbio un processo entusiasmante, ma allo stesso tempo complesso e che richiede risorse e conoscenze specifiche.

Per aprire una startup è, infatti, necessario seguire un iter ben preciso sia per la validazione della propria idea imprenditoriale, sia per una corretta iscrizione al registro delle imprese. Le startup, specialmente quelle innovative, sono imprese che nascono con l’obiettivo di crescere rapidamente, sfruttando soluzioni innovative per introdurre sul mercato soluzioni capaci di rispondere ai bisogni emergenti dei consumatori.

È chiaro che questa tipologia di imprese porta con sé dei rischi non indifferenti e, senza il giusto supporto, potrebbero trasformarsi in progetti fallimentari anche dopo pochi anni. Per ridurre il rischio d’impresa e aprire una startup correttamente, il primo consiglio è quello di affidarsi ad un incubatore certificato, come Polo Innovativo srl, il quale saprà offrirvi una consulenza specialistica e potrà fornirvi gli strumenti necessari per raggiungere i vostri obiettivi di business.

In questo articolo forniremo alcuni consigli utili su come aprire una startup, partendo dalla definizione e validazione dell’idea imprenditoriale passando per le fasi da seguire a livello burocratico.


Come aprire una startup: guida e consigli utili - Polo innovativo

Cos’è una startup

Prima di descrivere come aprire una startup, diamo prima una definizione di questa tipologia di impresa, con un focus sulle startup innovative. Il termine startup deriva dall’inglese e può essere tradotto in “partire” o “avviare” e comunemente indica le imprese nella fase iniziale della loro attività.

Inizialmente questo termine veniva utilizzato per identificare le nuove imprese innovative operanti nel settore IT (Information Technology), ma al giorno d’oggi viene utilizzato per indicare una nova impresa con una forte connotazione innovativa, operante non solo in qualsiasi ambito e non solamente nell’IT.

Una startup, infatti, offre un prodotto o servizio non ancora presente sul mercato, in grado di risolvere un problema reale e che possiede determinate caratteristiche, come scalabilità, replicabilità e temporaneità. Questa ultima caratteristica (temporaneità), deriva una startup non rimarrà tale per sempre, ma solo nella fase iniziale del suo ciclo di vita, diventando poi una PMI o una grande impresa.

Un altro elemento distintivo è il fatto che una startup si basa su un capitale di rischio, e non sul capitale sociale come nel caso delle imprese tradizionali, ottenuto tramite diverse fonti, come business angels, fondi di venture capital, investimenti di incubatori, finanziamenti pubblici, bootstrapping o altro.


Le startup innovative secondo l’ordinamento italiano

In Italia esiste una categoria di startup definita come startup innovative, introdotta per favorire lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico. Le startup innovative e i relativi requisiti sono disciplinati dal D.L. 179/2012 e successivamente dalla Legge annuale concorrenza 193/2024.

Per essere riconosciuta come tale ed entrare nell’apposita sezione del Registro delle Imprese, una startup innovativa deve rispettare alcuni requisiti fondamentali. I requisiti fondamentali, descritti dal Ministero delle Imprese e del Made In Italy, sono:

  • Deve essere una microimpresa o una PMI, come indicato nella raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003.
  • Deve essere costituita da non più di 5 anni (60 mesi).
  • La sede legale deve essere in Italia, oppure in un paese UE con una sede produttiva in Italia.
  • Dal secondo anno, il totale del valore della produzione annua non deve superare i 5 milioni di euro.
  • Non deve distribuire o aver distribuito in passato utili.
  • Avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, produzione o commercializzazione di un prodotto o servizio innovativo ad alto valore tecnologico
  • Non deve derivare da fusioni, scissioni o cessioni d’azienda.

Oltre a questi, una startup innovativa deve anche soddisfare almeno uno di questi tre requisiti:

  1. Sostenere spese in ricerca e sviluppo per almeno il 15% del maggior valore tra costo e valore totale della produzione.
  2. Avere al suo interno personale altamente qualificato, ovvero almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, o almeno 2/3 con laurea magistrale.
  3. Essere titolare, depositario o licenziatario di almeno un brevetto o un software registrato.

Costituire una startup innovativa porta con sé diversi vantaggi, poiché consente di diverse agevolazioni fiscali e detrazioni sul capitale investito. Per avere la certezza di rispettare i requisiti necessario per iscriversi al Registro delle Imprese come startup innovative, il consiglio è quello di affidarsi ad una società di consulenza in startup, che saprà verificare la presenza e il mantenimento dei requisiti sopra descritti.


Le startup innovative secondo l’ordinamento italiano - Polo innovativo

Come aprire una startup innovativa: la validazione dell’idea

La prima fase per aprire una startup riguarda la ricerca e la validazione dell’idea di business, punto di partenza per ogni azienda di successo. Non basta avere un’idea brillante, ma è fondamentale verificare la fattibilità dell’idea e la presenza di un mercato reale disposto a adottarla.


Identificare l’idea di business

Per capire quale idea possa trasformarsi in una startup esistono diverse strade. È possibile analizzare i trend di mercato, identificare un problema che non ha ancora una soluzione concreta, oppure sviluppare una soluzione migliore rispetto ad una già presente sul mercato (ad esempio, in grado di risolvere un problema in modo più efficace, più velocemente e/o a costi minori).


Analisi dei competitor

Dopo aver identificato un’idea di business, è importante effettuare un’analisi dei competitor. Anche se hai in mente un’idea innovativa, è comunque necessario analizzare le imprese che operano in quel settore, per comprenderne punti di forza e punti di debolezza. Inoltre, potrebbe essere già presenta una soluzione simile alla tua e ciò ti costringerebbe a rivedere i tuoi piani.


Analisi di mercato

Assieme all’analisi dei competitor, l’analisi di mercato è un altro passo fondamentale per verificare la fattibilità del tuo progetto imprenditoriale. Questa analisi ti consentirà di analizzare la dimensione e le caratteristiche del mercato in cui hai intenzione di operare, ottenendo spunti importanti sia dal punto di vista del marketing, sia per quanto riguarda il successivo sviluppo del prodotto o servizio.

Alla fine dell’analisi avrai a disposizione dei dati importanti per capire il reale potenziale della tua idea.

Uno strumento importante per queste analisi è lo smoke test, ovvero una pagina web in cui spieghi il tuo prodotto o servizio, anche se questo non è ancora stato del tutto sviluppato. Attraverso un form di contatti dovrai raccogliere il maggior numero di iscritti, i quali diventeranno i cosiddetti “early adopters”, ovvero coloro che, quando la tua idea si trasformerà in realtà, saranno i tuoi primi clienti.

Oltre all’ottenimenti dei primi clienti, lo smoke test è utile soprattutto per raccogliere feedback utili per capire il potenziale della tua idea. Se lo smoke test dovesse rivelarsi inefficace, allora dovresti valutare se effettuare un pivot, ovvero una modifica al business model o al prodotto.


Business plan

Il business plan è il documento con cui viene descritta l’idea imprenditoriale, le caratteristiche dell’azienda e come questa crescerà con il passare del tempo. Questo documento non è fisso, ma verrà modificato e aggiornato con il passare del tempo.

Inizialmente conterrà poche informazioni, ma è comunque utile per avere un’idea riguardo i costi e i ricavi e per presentare il progetto agli eventuali investitori o soci.


Creazione del prodotto o servizio

Dopo le fasi di analisi e raccolta di dati e informazioni, è il momento di sviluppare un prototipo del tuo prodotto o servizio. Per farlo dovrai sviluppare un Minimun Viable Product (MVP), ovvero una prima versione funzionante del tuo prodotto o servizio. L’MVP deve possedere le caratteristiche base fondamentali che avevi pensati in fase di sviluppo e, in futuro, verranno aggiunte delle nuove specifiche in base alle caratteristiche del progetto e ai feedback raccolti.


Come aprire una startup innovativa: la validazione dell’idea - Polo innovativo

Come aprire una startup innovativa: come registrare l’azienda

Dopo aver individuato e validato l’idea e aver verificato il possesso dei requisiti necessari per essere considerati una startup innovativa, il passo successivo è quello di costituire la società.

Il primo passo è la costituzione di una società di capitali, attraverso l’atto costitutivo firmato dai soci fondatori. Questo include lo statuto, l’accordo di investimento e gli eventuali patti parasociali stipulati tra i soci.

La maggior parte delle startup sceglie come forma societaria quella della Società a Responsabilità Limitata (S.R.L), ma è anche possibile costituire una S.R.L.S (Società a Responsabilità Limitata Semplificata) o una SpA (Società per Azioni).

La stipula del contratto va effettuata con la presenza del notaio. La costituzione della società si perfeziona con l’inizio dell’attività e con l’iscrizione all’apposita sezione del Registro delle Imprese dedicata alle startup innovative.

Per l’iscrizione alla sezione speciale del Registro delle Imprese è necessario compilare il modello informatico S5, includendo tutte le informazioni necessarie. Gli adempimenti e i documenti devono essere presentati in forma telematica e con firma digitale.

Alcune delle informazioni richieste sono il nome dell’attività, la tipologia di società, l’elenco dei soci, l’attività prevalente, le esperienze e i tutoli di studio di soci e partner, gli eventuali diritti su proprietà intellettuale e industriale ed eventuali collaborazioni con altre realtà (incubatori, investitori, enti di ricerca, università ecc.).

Come avrete intuito, la raccolta delle informazioni e la compilazione di tutti i documenti è un processo che richiede conoscenza e attenzione. Per questo motivo il consiglio è quello di affidarsi ad una società specializzata, come un incubatore di startup, il quale saprà fornirvi supporto e tutti gli strumenti necessari per fondare la vostra società, senza commettere errori.

Se hai bisogno di supporto per la creazione della tua startup, affidati a Polo Innovativo e partecipa ai nostri programmi di incubazione.

Stefano Patelli

Stefano Patelli

Headvisor srl, Founder & CEO


Innovation Manager, Consulenti e aziendalisti in materia di strategia industriale volti alla Digitalizzazione e innovazione dei processi industriali e aziendali.

Progettazione e analisi di database complessi, analisi degli strumenti d'impresa BI e System integration gli strumenti di uso più frequente

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